l 21 marzo è la Giornata mondiale della poesia, la Giornata internazionale delle foreste e Nowruz, il Nuovo Anno persiano: tutte cose per cui c’è molto da celebrare. Il 21 marzo, però, è anche la Giornata mondiale sulla sindrome di Down, ma non c’è molto da festeggiare.
È questo il messaggio lanciato dalla onlus italiana CoorDown in un video multilingue pubblicato in occasione della ricorrenza che vuole far riflettere sulla situazione delle persone affette dalla trisomia 21. «Quando tanti di noi, non solo alcuni, avranno più opportunità a scuola, nella vita sociale e nel lavoro avremo molte ragioni per festeggiare questa giornata», scandiscono i testimonial della campagna.
«Con la campagna “Reasons To Celebrate” (#LeaveNoOneBehind) vogliamo scuotere le coscienze di tutti per denunciare quanto sia ancora lontano l’obiettivo di piena parità di diritti e opportunità per tutte le persone con sindrome di Down», afferma Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus, a Vita. «Fintanto che nel mondo ci sarà l’esigenza di questa Giornata, vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità, solo allora nessuno sarà lasciato indietro», conclude.